Quanto tempo ci vuole per comparire su Google?
Hai appena messo online un nuovo sito web o una pagina e ti stai chiedendo quanto tempo dovrai aspettare prima di vederla su Google? Non sei il solo. Moltissimi principianti del web marketing si domandano “Perché il mio sito non si vede su Google?” e quanto tempo occorra per rimediare – in altre parole, qual è il tempo indicizzazione Google per un nuovo sito. Ma che cos’è l’indicizzazione di Google? In altre parole, Google potrebbe non aver ancora “registrato” la tua pagina nel suo database che contiene miliardi di siti. Fino a quando ciò non avviene, il tuo sito rimane invisibile nei risultati di ricerca. Ad esempio, potresti cercare su Google il nome del tuo sito appena creato e non trovare alcun risultato. Niente panico: significa semplicemente che Google non ha ancora avuto il tempo di indicizzarlo.
È importante capire che comparire su Google richiede un processo a due fasi: prima l’indicizzazione, poi il posizionamento (ranking). L’indicizzazione è semplicemente l’inserimento del tuo sito nell’indice di Google, mentre il posizionamento determina quanto in alto apparirai tra i risultati per determinate parole chiave. In questo articolo, ci concentriamo soprattutto sull’indicizzazione e sui tempi necessari, ma daremo anche uno sguardo a come scalare posizioni nei risultati.
Sin da subito, diciamo che non esiste un tempo fisso valido per tutti. Potresti vedere la tua pagina apparire su Google in pochi giorni oppure dover attendere qualche settimana. Questo dipende da diversi fattori che vedremo tra poco. Buone notizie: esistono strategie semplici per accelerare l’indicizzazione e migliorare la tua visibilità. Nei prossimi capitoli spiegheremo in modo chiaro come funziona l’indicizzazione di Google, quanto tempo può richiedere e cosa puoi fare per apparire più in fretta (e più in alto) nei risultati di ricerca.
Come funziona l’indicizzazione di Google
Per capire i tempi, è utile sapere come funziona l’indicizzazione di Google. In termini semplici, Google utilizza software automatici chiamati crawler (o spider) per scoprire nuove pagine web. Googlebot, lo spider di Google, scansiona continuamente Internet alla ricerca di nuovi contenuti. Quando trova una pagina nuova o aggiornata, ne legge il contenuto e la aggiunge al suo indice, che è un enorme archivio di pagine web.
Indicizzazione significa proprio questo: la tua pagina viene analizzata e inserita nell’indice di Google, diventando idonea a comparire nei risultati di ricerca. Se una pagina è indicizzata, può essere mostrata da Google (anche se magari non subito in prima pagina); se non è indicizzata, per Google quella pagina praticamente non esiste.
Come fa Google a trovare la tua pagina? Di solito seguendo i link. Ad esempio, se un altro sito già noto a Google inserisce un link al tuo, Googlebot seguirà quel collegamento e scoprirà la nuova pagina. Puoi anche aiutare Google a trovare i tuoi contenuti creando una sitemap (una sorta di mappa di tutte le pagine del tuo sito) e segnalandola attraverso Google Search Console. In questo modo indichi direttamente a Google quali pagine deve considerare.
È importante notare che l’indicizzazione non garantisce automaticamente un buon posizionamento. Significa solo che la pagina è nei database di Google. Il posizionamento dipende da molti altri fattori (qualità del contenuto, pertinenza, concorrenza, ecc.) che determinano se la tua pagina apparirà tra i primi risultati o più in fondo. Nei prossimi capitoli parleremo dei tempi di indicizzazione e successivamente di come migliorare anche il posizionamento.
Da poche ore a qualche settimana: i tempi di indicizzazione
Veniamo alla domanda cruciale: quanto tempo ci vuole perché Google indicizzi il tuo sito? La verità è che non esiste un numero preciso. Secondo la documentazione ufficiale Google, il tempo può variare da uno-due giorni fino a qualche settimana. In alcuni casi, specialmente per siti molto autorevoli o con configurazioni ottimali, l’indicizzazione può avvenire anche nel giro di poche ore. In altri casi possono volerci diversi giorni prima che la tua nuova pagina appaia nelle ricerche.
Google stesso (attraverso il suo esperto John Mueller) ha confermato che non c’è un tempo definito per l’indicizzazione: potrebbe richiedere un’ora come una settimana. In media, molti siti nuovi vedono comparire almeno la homepage entro pochi giorni, ma non è garantito. Un portale appena creato e senza alcuna notorietà potrebbe dover aspettare anche un paio di settimane per essere trovato dal crawler in modo “naturale”. Ogni sito fa storia a sé: un piccolo blog con pochi contenuti potrebbe essere indicizzato più velocemente di un grande ecommerce con centinaia di pagine. Più pagine ha il tuo sito, più tempo potrebbe volerci perché Google le scopra e le indicizzi tutte, soprattutto se il dominio è nuovo e privo di link in entrata.
Fortunatamente, ci sono modi per accelerare un po’ i tempi. Come accennato, iscrivere il tuo sito su Google Search Console e inviare una sitemap può ridurre l’attesa. Puoi anche utilizzare la funzione “Richiedi indicizzazione” di Search Console per segnalare manualmente a Google una nuova pagina. Tieni comunque presente che, anche richiedendo l’indicizzazione manuale, potrebbero passare alcuni minuti, ore o persino giorni prima che Google registri effettivamente la pagina.
In generale, se il tuo sito non compare su Google entro 2-3 settimane, vale la pena verificare se ci sono problemi tecnici che impediscono l’indicizzazione (ne parleremo a breve).
Fattori che influenzano i tempi di indicizzazione
La velocità con cui Google indicizza un sito dipende da molte variabili. Ecco i principali fattori da considerare:
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Collegamenti interni ed esterni: I link aiutano Google a scoprire le tue pagine. Se altri siti web inseriscono link verso il tuo (backlink), il tuo sito verrà trovato più rapidamente. Allo stesso modo, assicurati di avere una buona struttura di link interni. Ogni pagina importante del sito dovrebbe essere raggiungibile seguendo uno o più collegamenti dalla home page, in modo che Googlebot possa individuarla e indicizzarla.
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Sitemap e segnalazioni a Google: Invia a Google una sitemap XML aggiornata e utilizza strumenti come Search Console per comunicare i nuovi URL. Queste azioni indicano direttamente a Google quali pagine deve visitare, facilitando una scansione più rapida dei tuoi contenuti.
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Qualità dei contenuti: Google potrebbe ignorare del tutto pagine con contenuto duplicato o di bassa qualità. Il motore di ricerca tende a evitare di inserire nel suo indice contenuti considerati poco utili o troppo simili ad altri. Assicurati quindi che le tue pagine offrano informazioni originali e di valore.
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Frequenza di aggiornamento: Se pubblichi contenuti nuovi regolarmente (ad esempio articoli di blog settimanali), Google tornerà più spesso a visitare il tuo sito. Una regolarità negli aggiornamenti incoraggia gli spider a scansionare con maggior frequenza, accelerando l’indicizzazione delle novità.
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Prestazioni tecniche del sito: Un sito veloce, senza errori e ottimizzato per mobile rende più agevole la scansione da parte di Google. Al contrario, un server lento o pagine che restituiscono errori possono rallentare il crawler. Assicurati anche di avere un certificato HTTPS valido e un sito sicuro, per non creare ostacoli all’indicizzazione.
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Assenza di blocchi involontari: Verifica di non stare bloccando Googlebot senza volerlo. Ad esempio, un file robots.txt mal configurato, un meta tag “noindex” inserito per errore o una protezione con password possono impedire a Google di indicizzare le pagine. Se Google impiega troppo tempo a indicizzare il tuo sito, controlla sempre queste impostazioni.
Come apparire tra i primi risultati di Google
Essere indicizzati su Google è solo il primo passo. Per apparire tra i primi risultati (ovvero nelle prime pagine di Google) bisogna lavorare sul posizionamento: cioè che in gergo tecnico viene chiamata ottimizzazione SEO del sito. Qui entrano in gioco molte attività di web marketing: creare contenuti di qualità e pertinenti alle parole chiave cercate dagli utenti, migliorare l’esperienza di navigazione (sito veloce, struttura chiara, design mobile-friendly) e aumentare l’autorevolezza del sito. Puoi accrescere quest’ultima ottenendo backlink di qualità, ovvero link da altri siti che segnalano il tuo come utile e affidabile agli occhi di Google. Per scalare la classifica di Google devi offrire la miglior risposta possibile alle ricerche degli utenti e dimostrare a Google la pertinenza e autorevolezza del tuo sito.
Tuttavia, un buon posizionamento richiede tempo e impegno costante. Google stessa ammette che in molti casi servono diversi mesi per ottenere risultati significativi: spesso dai 4 mesi a un anno per vedere progressi concreti nel ranking. Inoltre, la concorrenza per le prime posizioni è alta in quasi tutti i settori. Se i tuoi competitor hanno siti ben ottimizzati, dovrai lavorare ancora meglio per superarli. Non bisogna scoraggiarsi, ma avere pazienza e continuare a migliorare il sito nel tempo. La SEO non è un intervento immediato, bensì un processo continuo (come ricordato anche dagli esperti: non demordere! La SEO è uno sforzo costante).
La buona notizia è che non devi fare tutto da solo. Puoi rivolgerti a professionisti del settore per accelerare i risultati. Noi di Euchia offriamo consulenza SEO proprio per aiutare aziende e privati a migliorare il loro posizionamento su Google e aumentare la visibilità online. Affidandoti a un’agenzia specializzata, potrai evitare errori comuni e applicare le migliori strategie per salire nei risultati di ricerca. Contattaci senza impegno: saremo felici di analizzare il tuo sito e studiare insieme come farti raggiungere le prime pagine di Google.